Di giorno in giorno, il trading online coinvolge una percentuale di investitori sempre più alta, tra i quali veri e propri professionisti pronti a mettere in campo le strategie migliori per capitalizzare al meglio il denaro investito.
Conoscere come muoversi al momento di fare trading è molto importante, i professionisti lo sanno bene e quotidianamente studiano ogni mossa utile per non farsi mai trovare impreparati. Analizzare i mercati finanziari è fondamentale per una buona riuscita degli investimenti, è bene, cioè, sapere quali sono le tendenze di mercato, i tassi di volatilità e le possibilità di eventuali inversioni nell’andamento dei prezzi.
Per riuscire nell’intento, come spiegano su GuidaTradingOnline, è assolutamente necessario conoscere approfonditamente gli indicatori tecnici, strumenti efficaci utilizzati dai professionisti per ottimizzare al meglio le loro operazioni finanziarie.
Indicatore ADX
L’ADX, l’indice direzionale medio, viene usato dai professionisti per capire il momento in cui il prezzo è in grande tendenza. In diversi casi, l’ADX si è dimostrato tra i più determinanti sui mercati finanziari. Questo perché il trend può rivelarsi un buon alleato, oltre ad aiutare pure a riconoscere i momenti maggiormente rischiosi. L’ADX è utile, quindi, per comprendere la forza di un trend e, quando assume valori maggiori a 25-30, indica chiaramente che è in atto un forte trend.
Generalmente, questo indicatore, per la sua facilità a generare dei segnali, viene accompagnato da altri indicatori più precisi come l’RSI oppure l’MFI.
Indicatore RSI
Si tratta dell’indice di forza relativa, un altro indicatore che si suggerisce di valutare bene per una corretta e profonda analisi dei mercati finanziari, capace di misurare l’entità dei cambiamenti di prezzo più recenti, per un’attenta valutazione delle condizioni di ipervenduto oppure di ipercomprato nei prezzi di una determinata azione.
L’RSI è molto usato ai fini dell’analisi tecnica, in virtù dei precisi segnali che tale indicatore è in grado di generare. Un indicatore di natura statistica il cui calcolo si basa sulla correlazione tra i giorni positivi e negativi, con una lettura da 0 a 100. Intorno al valore 50, si ha la cosiddetta zona di neutralità, al di sotto dei livelli 30, si manifesta l’area di ipervenduto mentre, a un valore al di sopra di 70, corrisponde l’area di ipercomprato.
In tale contesto è bene cercare di capire il funzionamento delle aree perché quando l’indice di forza relativa è nell’area di ipercomprato, indica una fase rialzista del prezzo, mentre quando l’RSI è nell’area di ipervenduto, indica un momento di ribasso.
Indicatore MACD
Parallelamente agli altri indicatori, anche il MACD, Moving Average
Convergence Divergence, riveste un ruolo determinante ai fini di un’analisi
di settore da svolgere correttamente.
Un indicatore di dinamica capace di mostrare il rapporto fra 2 medie mobili del
prezzo di uno specifico titolo. Il MACD è fatto di 3 principali parametri che
corrispondono a 3 medie mobili di differenti periodi. Solitamente, i periodi
considerati con il MACD sono di 12, 26 e 9. La stragrande maggioranza delle
volte, il MACD, utilizzato in qualità di generatore di segnali, è accompagnato
da altri indicatori di natura statistica quali, ad esempio, l’RSI.
Bande di Bollinger
Nei mercati finanziari, le Bande di Bollinger sono un indicatore di volatilità frequentemente usato, con il quale vengono misurati gli scostamenti della quotazione del prezzo medio, quindi un mezzo particolarmente valido nel mercato valutario.
Un indicatore usato dai professionisti come livello di supporto e resistenza dinamico: in genere, la banda inferiore funge da supporto dinamico, mentre quella superiore da resistenza dinamica. È possibile usare le Bande di Bollinger da sole, anche se si consiglia un confronto con l’indice direzionale medio (ADX) per consentire una migliore visione del grafico in atto.
Indicatore SMA
L’indicatore Media Mobile Semplice esprime una media aritmetica secondo un calcolo basato sulla somma dei prezzi di chiusura, dividendola per il numero di periodi nella media di calcolo. In poche parole, il calcolo della media aritmetica viene effettuato con la somma dei prezzi di chiusura dei titoli per un numero di periodi di tempo stabilito e, successivamente, dividendo il risultato per il medesimo numero di periodi di tempo.
Indicatore Aroon
Questo indicatore di tendenza viene usato ai fini di una misurazione della forza di una tendenza corrente e per capire l’eventualità che essa possa proseguire. In questo caso, le letture al di sopra del valore 0 stanno a indicare il rialzo di una tendenza; al contrario, quelle al di sotto dello 0 esprimono un chiaro ribasso.
Indicatore Oscillatore Stocastico
L’indicatore Oscillatore Stocastico viene utilizzato per confrontare specifici prezzi di chiusura dei titoli con le gamme dei loro prezzi in un determinato periodo. Un indicatore di moto usato per la generazione di segnali di ipervenduto e di ipercomprato, con un intervallo di valori che va da 0 a 100.
Naturalmente, questi descritti sono solo alcuni importanti indicatori per analizzare i mercati finanziari, poiché la lista è davvero lunga ed è bene cercare di conoscere un numero elevato di indicatori per fare trading nella maniera migliore e con meno rischi.
Di seguito, un elenco di altri fondamentali indicatori:
- Indicatore Chaikin Volatility
- Indicatore Canali di Donchian
- Indicatore Onde di Elliott
- Indicatore Trend Line
- Indicatore Alligator
- Indicatore Williams Percent Range
- Indicatore SMI Egodic
Far fruttare il proprio denaro con il trading non è affatto così semplice, ma certamente una cosa possibile attraverso uno studio attento degli strumenti strategici, senza i quali è molto difficile ottimizzare i propri investimenti.
Per diventare professionisti del trading non si può prescindere da questi basilari concetti né ignorare l’esistenza di precise strategie, aspetti di fondamentale importanza per non mandare in fumo i buoni propositi di partenza.